ORDINE DELL'ALA DI S.MICHELE
   

La maggior parte dei documenti storici concorda che l’Ordine  (Reale) di San Michele dell’Ala (Real Ordem de São Miguel da Ala) fu fondato dal Re Dom Alfonso Enrico, primo Re di Portogallo e nipote di San Bernardo di Chiaravalle, nell’anno 1171, dopo la presa del Castello di Santarèm ai Mori nel 1147.

In un Breve Papale, emesso da Papa Alessandro III, datato 4 gennaio 1177 è menzionato l’ “Ordo Equitum S. Michaelis siva de Ala” riconosciuto quale Ordine Cavalleresco tra gli altri esistenti a quei tempi.

L’Ordine rappresentò il più antico ordine portoghese, in quanto gli altri furono solo adattamenti di ordini spagnoli di fondazione cattolica.

L’Ordine di San Michele dell’Ala fu infatti uno dei sette antichi ordini che per secoli furono soggetti, sia in Spagna che in Portogallo, alla giurisdizione dei priori cistercensi. Ancora oggi se ne trova lo scudo scolpito sulla facciata  del monastero cistercense di Santa Maria d’Osera, nella Galizia, accanto agli stemmi degli altri sei ordini.

In Portogallo dopo il 1733 l’Ordine cadde in disuso, anche se continuò ad essere elencato nei libri dedicati agli ordini cavallereschi nei secoli XVII e XVIII.

Nel periodo che va dal 1733 al 1912 non vi sono notizie certe sull’Ordine e la ragione può essere ricercata nell’espulsione dei cistercensi e di tutti gli altri ordini dal Portogallo, e nel decreto d’estinzione di tutti gli ordini militari-religiosi ad opera del Primo Ministro  Antònio Augusto de Aguiar (1838-1887) che li relegò al rango di semplici onorificenze.

Re D. Miguel I, che fu esiliato nel 1834, non avendo mai abdicato come Re restaurò, dall’esilio nel 1848, l’Ordine di San Michele dell’Ala come “Ordine Segreto Militare”, con il permesso dei suoi protettori nelle figure di Papa Gregorio XVI e Papa Pio IX.
Successivamente, in seguito a nuovi accadimenti, il Re prima sospese l’organizzazione sociale e l’attività dell’Ordine, pur mantenendolo come onorificenza dinastica, poi sciolse i cavalieri come ente sociale.

Il Gran Magistero dell’Ordine continuò a sopravvivere nei discendenti di Re D. Michele I, che rivendicarono sempre il titolo di Gran Maestro ereditario per diritto di nascita (Grão Mestre Nato) anche se nuove ammissioni nell’Ordine furono concesse parsimoniosamente dopo il decesso di Re D. Michele I.

A partire dal 1981, per qualche tempo, il Duca di Braganza acconsentì alla riattivazione dell’attività sociale dell’Ordine come Associazione civile ma, successivamente essa fu dallo stesso Duca sospesa, a causa si una serie di abusi, ed infine estinta.

I decreti emessi da Dom Duarte negli anni 1990 dimostrano in modo in equivoco che è sempre stato il Gran Maestro dell’Ordine, ma che aveva formato una Commissione con a capo il fratello Dom Miguel, Duca di Viseu, con il compito di rivedere gli statuti per creare un ente sociale attivo per l’Ordine, restaurato  e poi sospeso dal suo pro-avo e successivamente perpetuato come onorificenza della Real Casa o riconoscimento dinastico.

Così, la Reale Confraternita di San Michele dell’Ala (Real Irmandade de São Miguel da Ala), conosciuta anche come la Real Irmandade da Real Ordem de São Miguel da Ala, è oggi l’ente sociale attivo riservato a tutti coloro che sono stati decorati o investiti dell’Ordine.
Quindi ora l’Ordine di San Michele dell’Ala vive solo all’interno della Reale Confraternita di San Michele dell’Ala.

Gli statuti per la creazione della Reale Confraternita furono approvati da S.A.R. Dom Duarte con Decreto datato 10 giugno 2001 e sostituiscono tutti i precedenti Statuti pubblicati nel 1630, nel 1848 e nel 1981.

Gli statuti, successivamente, furono modificati e approvati da S.E. Rev.ma D. Abilio Rodas de Sousa Ribas, Vescovo portoghese di São Tomè e Principe, Protettore Ecclesiastico dell’Ordine che concesse alla Reale Confraternita il pieno riconoscimento canonico.

Inoltre, è anche riconosciuta da tutte le Case Reali e dalla Commissione Internazionale permanente per lo studio degli Ordini Cavallereschi – ICOC.

Esclusi i membri della Real Casa e del Consiglio di Governo (Mesa Mestral), la cui appartenenza è fuori numero e senza limite, l’appartenenza all’Ordine, secondo la tradizione dei Cistercensi, è limitata a mille cavalieri, l’ultimo dei quali è proprio San Michele.
Il Giudice della Reale Confraternita di San Michele dell’Ala è il Gran Maestro Ereditario dell’Ordine di San Michele dell’Ala, S.A.R. Dom Duarte de Braganza, che presiede il Consiglio dell’Ordine (Mesa Mestral).

Canonicamente, la Reale Confraternita è governata oggigiorno dal Vescovo di São Tomè e Principe, rappresentato dal Vescovo Emerito Sua Eccellenza D. Abilio Rodas de Sousa Ribas che ne è il Protettore Ecclesiastico.

La sede del governo è la Diocesi di São Tomè e Principe, ma è l’Ufficio della Cancelleria della Segreteria dell’Ordine e della Confraternita, situato nello storico Castello di Ourèm, presso Fàtima, a controllare le attività della Reale Confraternita e l’Ordine Reale.
La maggior parte dei confratelli professi e onorari della Reale Confraternita sono stati ammessi  automaticamente come cavalieri e dame del Real Ordine di San Michele dell’Ala.

L’Ordine è conferito nei cinque gradi onorari di: Gran Collare (Grão Collar), Gran Croce (Grã-Cruz), Commendatore con Placca / Grande Ufficiale (Comendador con Placa / Grã-Oficial), Commendatore (Comendador), Cavaliere o Dama (Cavaleiro o Dama), Postulante (Postulante).

Dal 1834 le ammissioni in ordini portoghesi, per lungo tempo considerate anche come titoli di nobiltà, sono solamente onorifiche.
Gli Ordini sono concessi come decorazioni di merito e sono un titolo di distinzione che, sebbene in passato concedesse agli insigniti una nobiltà minore, come ad esempio il titolo di “Fidalgo”, oggi la Reale Casa scoraggia perché caduto in disuso.

L’insegna della Reale Confraternita è l’ala di San Michele Arcangelo, in rosso, entro un sole splendente d’oro (vedi sopra).

Il simbolo dell’Ordine di San Michele dell’Ala è una spada-croce di San Giacomo con l’emblema del sole e l’ala nel centro, accostato alla base da due gigli e sormontata da un nastro recante la divisa Quis ut Deus, la traduzione del nome di Michele, e il grido di guerra degli angeli fedeli.

Le decorazioni dell’Ordine hanno un nastro blu e rosso, ma dall’erezione canonica della Reale Confraternita nel 2001, le ricezioni nell’Ordine attraverso la Reale Confraternita, hanno medaglie con un nastro rosso in conformità con le antiche consuetudini.

I membri ricevuti nell ’Ordine portoghese di San Michele attraverso la Reale Confraternita portano la croce dell’Ordine su un nastro rosso al collo; i cavalieri commendatori hanno anche una placca d’argento recante la croce; i grandi ufficiali portano la placca in oro; le gran croci portano la placca d’oro e la croce sospesa da una fascia portata dalla spalla destra al fianco sinistro.

 
 
Croce Cavaliere
 
 
Placca Commendatore Placca Gran Croce
 

Durante le Sante Messe o altre celebrazioni religiose, i membri della Reale Confraternita possono indossare solo i loro mantelli da chiesa e guanti bianchi con la croce al collo.

I mantelli sono di colore bianco perla con ricamata un’ala di rosso nel sole sul petto sinistro.

 
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